{
“id”: “UUID”,
“clientId”: “string”,
“level”: “PriorityLevel”, // enumerazione: LOW, MEDIUM, HIGH, URGENT
“description”: “string descrittiva”,
“validFrom”: “DateTime”,
“validUntil”: “DateTime”,
“updatedBy”: “string”,
“changeReason”: “string”
}
Ogni modifica scatena un evento tracciabile, con campi `updatedAt` e versioning tramite token ottimistico o ID di revisione. L’endpoint chiave è `PATCH /priorities/{id}`, che implementa:
– Blocco ottimistico con versioning per prevenire aggiornamenti concorrenti.
– Validazione immediata tramite middleware (es. Express.js o Spring WebFlux) che verifica conflitti diretti: se un `HIGH` è richiesto ma `URGENT` è attivo, respinge con `412 Precondition Failed`.
– Applicazione di regole business: priorità non può scendere sotto `MEDIUM` se il contratto SLA richiede `HIGH`.
Il database PostgreSQL garantisce integrità con trigger su `validUntil` e vincoli referenziali, mentre strategie di caching con Redis e invalidazione basata su `updatedAt` minimizzano latenza mantenendo coerenza. La tracciabilità è assicurata da un audit trail strutturato, con log dettagliati ogni modifica e conflitto risolto.
– **Entità Priority**: definita con campi chiave, inclusi `validFrom`/`validUntil` per gestire cicli di validità temporali.
– **Policy di validazione**: implementata come middleware, blocca aggiornamenti in base al contesto attuale (es. SLA attivo = priorità URGENT non modificabile senza override).
– **Versioning e locking**: ogni modifica genera una nuova versione o incrementa un contatore di revisione; il blocco ottimistico previene race condition.
Un esempio concreto: un operatore tenta di abbassare la priorità di un cliente da `HIGH` a `MEDIUM` mentre il contratto SLA è a `URGENT`. La policy rifiuta la modifica con errore 412, preservando la coerenza operativa. Come evidenziato nel Tier 2 «Priorità dinamica come stato variabile nel modello REST», il valore della priorità non è solo un numero, ma un indicatore di stato critico per il flusso lavorativo.
{
“priorityLevel”: “HIGH”,
“updatedAt”: “2024-06-15T10:30:00Z”,
“updatedBy”: “LEI_OPERATORE_789”,
“changeReason”: “Aggiornamento urgente a causa ritardo consegna ordine”
}
**Processo passo-passo**:
1. Recupero record dal DB con lock ottimistico (es. `FOR UPDATE` su PostgreSQL).
2. Confronto `validLevel` attuale con richiesto: se conflitto (es. HIGH → MEDIUM con SLA URGENT), invio 412.
3. Validazione regole business: se `validUntil` è prossimo e priorità scende sotto MEDIUM, blocca con errore 418 (Expectation Failed).
4. Aggiornamento atomico con timestamp e audit, con incremento versione.
5. Risposta con `202 Accepted` e `X-Conflict` se bloccato, altrimenti `200 OK`.
Il middleware integra anche rate limiting per client (100 richieste/ora) e tracing distribuito con correlazione ID `corr-ID` per monitoraggio end-to-end. L’uso di `optimistic locking` con retry automatico (backoff esponenziale 1s, 2s, 4s) gestisce aggiornamenti concorrenti senza deadlock.
– **Override gerarchico**: priorità `URGENT` prevale su `HIGH` solo se esplicitamente autorizzata da un responsabile operativo tramite workflow approvato.
– **Fusione semantica**: se due modifiche coesistono (es. LOW + HIGH), la logica business sceglie coerente con SLA corrente, registrando l’evento.
Il **Conflict Resolution Service** ascolta eventi Kafka per modifiche concorrenti, applica regole basate su timestamp, livello e contesto SLA, e invia alert via email o webhook se non risolto automaticamente. Un caso studio reale: due operatori modificano contemporaneamente la priorità di un cliente critico; il servizio rileva il conflitto, applica la policy di override gerarchica e notifica l’operatore responsabile per verifica.
– **Webhook**: su aggiornamento stato ordine, invio automatico richiesta `PATCH /priorities` per allineare priorità.
– **Event Sourcing**: ogni modifica genera evento immutabile (ID, utente, timestamp, livello), ricostruendo audit trail completo.
– **Trigger workflow**: priorità `URGENT` genera attività “Critico: revisione immediata” in Camunda, con assegnazione automatica.
Esempio: un ordine con SLA 2 ore → automaticamente priorità `HIGH` → ogni modifica scatena workflow per validazione e approvazione. Il sistema evita discrepanze tra API, CRM e processi operativi, garantendo coerenza end-to-end.
– **Validazione troppo rigida**: implementazione di approvazione manuale via interfaccia admin quando conflitto rilevato.
– **Propagazione `updatedAt` mancante**: trigger DB o middleware dedicato garantisce timestamp sempre aggiornato.
– **Audit frammentato**: schema log strutturato JSON con `eventType`, `timestamp`, `user`, `details` per tracciabilità.
– **Machine Learning predittivo**: analizza pattern storici per prevenire conflitti, suggerendo priorità ottimali in base al contesto.
– **Caching intelligente**: Redis con TTL 15 minuti per ridurre latenza, invalidato su ogni aggiornamento.
– **Tracciabilità avanzata**: schema JSON dettagliato per log, con campi `conflictStatus`, `resolutionPath`, `operatorId`.
Come evidenziato nel Tier 2 «La priorità dinamica si basa su stato, contesto e policy configurabili», l’automazione deve essere intesa non come semplice validazione, ma come sistema intelligente di governance.